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Castello Reale a Moncalieri

Particolarmente caro a Carlo Alberto

Unesco World Heritage

Il castello di Moncalieri ha origini medievali, databili intorno agli inizi del Duecento, quando si presentava come il tipico castello fortificato, collocato sulla cima di un colle ed a dominio sulla pianura.
Il castello fornì rifugio per gli abitanti di Testona, quando le loro case furono distrutte durante le lotte tra i comuni di Asti e di Chieri.
Nel 1277 Tommaso III di Savoia, detto Tommasino, fece costruire una torre e una porta merlata.
L'edificio fu rimaneggiato e ampliato una prima volta nel Quattrocento, per volere di Amedeo IX e di Jolanda Valois di Francia, con l'aggiunta di quattro torrioni cilindrici poi inglobati nei successivi rifacimenti (due di queste torri sono ancora oggi visibili sulla facciata del castello).

Dopo la Pace di Cateau Cambresis (1559), riparati i danni causati dalle lotte tra Carlo V di Spagna e Francesco XV di Francia, la prima Madama Reale trasformò l'antica fortezza in dimora regale, arricchendo inoltre il parco di circa duecento alberi. Le sale interne, fastosamente arredate divennero la sede di grandi feste, come era d'uso all'epoca. Da allora i lavori di abbellimento furono continui e il castello si impreziosì di capolavori d'arte e di mobili preziosi.
Nel Seicento la struttura subì nuove, profonde, modifiche. I lavori, iniziati nel 1619 da Carlo di Castellamonte per volere del duca Carlo Emanuele I, proseguirono con Amedeo di Castellamonte, su ordine della madama reale Maria Cristina di Francia, e continuarono con Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri, concludendosi solo a metà dell'Ottocento. Il risultato fu una struttura a pianta quadrata, costituita da quattro padiglioni uniti da gallerie e con torri angolari che ricordano l'antica struttura. I giardini del castello furono realizzati nella seconda metà del Settecento.
Durante la dominazione francese (1798) il castello fu usato anche come ospedale e carcere. Con la restaurazione il castello torno alla famiglia Savoia, che riprese ad utilizzarlo quale abitazione.

Il castello di Moncalieri fu particolarmente amato dal re Vittorio Amedeo II, che ne fece la sua residenza principale e qui morì. Nel castello morirono anche la principessa Clotilde e il re Vittorio Emanuele I. Il castello fu molto caro anche al re Carlo Alberto.

In epoca fascista il castello divenne sede dei rappresentanti gerarchi e poi dei nazisti. Successivamente fu usato come rifugio per gli sfollati rimasti senza dimora.
Dal 1948 una parte del castello è sede del I Battaglione Carabinieri "Piemonte". Nella restante parte del castello sono visitabili gli appartamenti della regina Maria Adelaide, della principessa Maria Letizia e di Vittorio Emanuele II.

All'alba di sabato 5 aprile 2008 un furioso incendio dalle cause ancora ignote si è sviluppato a partire dal sottotetto del torrione sud-est del Castello Reale. L'azione combinata del fuoco e dell'acqua utilizzata per spegnere l'incendio ha causato il crollo del tetto, del locale sottotetto e, successivamente, con effetto "domino", del quarto e infine del terzo piano del torrione. Si sono invece salvati il primo ed il secondo piano, che hanno resistito al peso delle macerie.

A causa dell'incendio del 2008 sono andati distrutti 4 appartamenti del castello ed in particolare la "stanza degli armadi", il "salottino degli specchi", la camera da letto del re Vittorio Emanuele II, la toeletta del re, la camera da letto della regina Maria Adelaide, la toeletta della regina e la "Stanza del Proclama", ossia la stanza in cui il 20 novembre 1849 il re Vittorio Emanuele II firmò lo storico documento (chiamato "Proclama di Moncalieri") con cui scioglieva le Camere, indiceva nuove elezioni e invitava il nuovo Parlamento a ratificare la pace con l'Austria. Fortunatamente il Proclama di Moncalieri si è salvato, perché l'originale è conservato nell'Archivio di Stato di Torino. Quella bruciata nel rogo era una delle uniche due copie autentiche esistenti. L'altra copia autentica del Proclama è conservata nel municipio di Moncalieri. Prima del crollo dei soffitti i vigili del fuoco sono riusciti a portare in salvo il vaso in ceramica della manifattura di Meissen in Sassonia (noto come "Vaso delle Palle di Neve"), dal valore inestimabile, ed il pregadio di Maria Adelaide, ma le altre opere sono andate perdute.

Terminati i restauri delle parti interessate dal rogo, sabato 11 novembre 2017 fu riaperto al pubblico l'intero percorso museale del Castello di Moncalieri, rendendo nuovamente visitabili gli Appartamenti delle Principesse Maria Letizia e Maria Clotilde di Savoia, la Cappella Reale e l'Appartamento del Re Vittorio Emanuele II.

Dal 1997 il Castello Reale di Moncalieri, come tutte le residenze sabaude, è tutelato dall'Unesco, che lo ha iscritto fra i beni considerati "Patrimonio dell'Umanità".

Informazioni per la visita: polomusealepiemonte.beniculturali.it/index.php/musei-e-luoghi-della-cultura/castello-di-moncalieri/visita-il-castello-di-moncalieri - Tel. 011/4992333

Comune: Moncalieri (TO) | Regione: Piemonte | Localizza sulla mappa
Castello Reale a Moncalieri
Castello Reale a Moncalieri
 
Il Po, il castello ed il centro storico di Moncalieri
Il Po, il castello ed il centro storico di Moncalieri
(foto di: Andrea Miola)
 
Il castello di Moncalieri
Il castello di Moncalieri
(foto di: Andrea Miola)
 
Il Po, il ponte vecchio, il castello ed il centro storico di Moncalieri
Il Po, il ponte vecchio, il castello ed il centro storico di Moncalieri
(foto di: Andrea Miola)
 
Il castello di Moncalieri da ponente
Il castello di Moncalieri da ponente
(foto di: Andrea Miola)
 
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